Il 21 agosto 1968 alle 11.30 la rappresentanza svizzera a Praga inviò a Berna il seguente messaggio: «Siamo finiti sotto il fuoco sovietico. Sono stati sparati dei colpi sull’edificio dell’ambasciata» (dodis.ch/50871). Quando 50 anni fa le truppe del Patto di Varsavia occuparono la Cecoslovacchia con un’azione a sorpresa, i diplomatici svizzeri si trovarono nell’epicentro dei drammatici eventi.
L’ondata di solidarietà nei confronti della Cecoslovacchia si tradusse anche in una prassi molto generosa di accoglienza dei profughi. Con la sua «cordiale ospitalità» (dodis.ch/50874) la Svizzera divenne il principale paese d’accoglienza in Europa.
In occasione del 50° anniversario dalla repressione della «Primavera di Praga», il centro di ricerca Dodis ha preparato un e-Dossier con vari documenti storici tratti dalla banca dati Dodis.
Per accedere all'e-Dossier: e-Dossier
Foto: Carri armati sovietici sulla piazza di San Venceslao a Praga. La foto fu fatta pervenire all'ambasciatore svizzero Campiche (dodis.ch/32516)
